Il progetto SPRING (Smart Port MonitoRING) si propone di sviluppare una soluzione innovativa per il monitoraggio delle emissioni inquinanti (SOx, CO2 e NOx) delle navi in entrata e uscita da specifici porti, oltre a garantire la sicurezza delle aree portuali. Utilizzando una flotta eterogenea di droni, sia UAV (Unmanned Aerial Vehicle) che USV (Unmanned Surface Vehicle), SPRING mira a migliorare la sorveglianza e il controllo ambientale e della sicurezza nei porti.
Normative sulle Emissioni e Obiettivi di Sostenibilità
Dal 1° gennaio 2015, le normative impongono limiti rigidi sul contenuto di zolfo nei combustibili marini, fissando un massimo dello 0,10% di zolfo per unità di massa del combustibile. Per rispettare queste direttive, le navi devono utilizzare carburanti conformi o adottare metodi di riduzione delle emissioni approvati, in linea con la direttiva (UE) 2016/802 e successive emanazioni. Questo richiede un monitoraggio costante del contenuto di zolfo e la condivisione delle informazioni tra le autorità competenti. Diverse aziende e organizzazioni si stanno impegnando a raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità ambientale, anche attraverso nuove politiche ESG.
Soluzione Tecnologica e Partnership Strategica
SPRING include una Ground Control Station (GCS) capace di gestire contemporaneamente più droni, organizzati in team per missioni di monitoraggio, controllo e ispezioni, riducendo i tempi operativi a parità di prestazioni. Nella dimostrazione in ambiente reale, saranno impiegati due UAV e un USV operanti in sinergia. Ogni drone raccoglie dati dall’ambiente circostante e li condivide con la flotta tramite la GCS, rendendo il sistema dinamicamente riconfigurabile e altamente scalabile.
Il progetto SPRING è realizzato in partnership tra JP Droni Srl, un’azienda innovativa nel telerilevamento aereo e nello sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale e computer vision, e NeMeA Sistemi, specializzata in sistemi informativi territoriali e geografici, telerilevamento e elaborazione di immagini satellitari RADAR/SAR. NeMeA ha progettato HYDRA®, un drone acquatico USV multisensore, utilizzabile per rilevazioni batimetriche costiere e di bacini idrici.
UniLink supporta SPRING in tutte le attività di ricerca industriale, focalizzandosi sullo sviluppo di algoritmi di rilevazione e classificazione di oggetti in scenari portuali e sul modello di cooperazione della flotta di droni durante le missioni. UniLink apporta esperienza specifica nel campo applicativo dei porti, grazie a collaborazioni con leader nazionali come Vitrociset (oggi Leonardo) e Almaviva.
JP Droni, capofila del progetto, è responsabile del coordinamento generale, della verifica degli stati di avanzamento tecnico e dei costi, e della rendicontazione verso RAISE. JP Droni svilupperà il sistema di volo automatizzato degli UAV e la loro integrazione con il sistema GCS. La loro esperienza precedente include progetti come FerrovIAdrone e JP-VISION®, che utilizzano intelligenza artificiale per ispezioni automatizzate di impianti di energia rinnovabile.
NeMeA, dal canto suo, si occuperà del rilascio e dell’integrazione del drone USV HYDRA® con il sistema GCS, sviluppando funzionalità avanzate per la strumentazione di bordo e l’elaborazione preliminare dei dati raccolti.
Il progetto SPRING rappresenta un’importante innovazione nel monitoraggio ambientale e nella sicurezza portuale, unendo competenze avanzate di telerilevamento, intelligenza artificiale e gestione integrata dei dati.