Intervista – Ricasoli 1141

Mappa del contenuto di clorofilla

RICASOLI 1141 E L'AGRICOLTURA 4.0

Un’esperienza pluriennale con le mappe da drone
per il monitoraggio dei vigneti

RICASOLI 1141 E L'AGRICOLTURA 4.0

Un’esperienza pluriennale con le mappe da drone
per il monitoraggio dei vigneti

Massimiliano Biagi, Direttore Tecnico e Agronomo Barone Ricasoli

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il Dottor Massimiliano Biagi, Agronomo e Direttore Tecnico dell’azienda vitivinicola Ricasoli 1141. L’Azienda sorge in provincia di Siena, nel Chianti Classico, conta 1200 ettari di proprietà, di cui ben 240 a vigneto. Oggi è sicuramente una delle più rappresentative del territorio, basti pensare che la storia della famiglia Ricasoli è legata al vino sin dal 1141.

Insieme parleremo di agricoltura di precisione. Da alcuni anni infatti l’Azienda ha deciso di affidarsi ai servizi di JP Droni dedicati alla viticoltura per monitorare i propri vigneti.

Benvenuto Dott. Biagi, prima di iniziare vorrebbe raccontarci qualcosa in più della vostra Azienda?

“La Ricasoli 1141 è un’azienda storica che sorge in un contesto molto particolare, nella zona sud del Chianti Classico. Siamo circondati da boschi e abbiamo a che fare con un paradiso terrestre in termini di biodiversità e ambiente.
L’azienda, da diversi anni ormai, è orientata verso un’agricoltura sostenibile, pulita e molto rispettosa dell’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo, ovviamente necessitiamo di strumenti importanti che ci permettono di avere un approccio sostenibile, soprattutto in viticoltura, ma anche in cantina. Era quindi necessario per noi trovare uno strumento come il monitoraggio da drone dei vigneti.

Grazie a JP Droni e grazie anche al rapporto che si è instaurato con Filippo Materazzi, responsabile del settore “Linea verde” dell’azienda JP Droni, abbiamo iniziato questo percorso che continuerà nel nostro futuro perché ci permetterà di avere davvero un impatto meno aggressivo e più rispettoso dell’ambiente.”

 

Dalle sue parole si intuisce che ricerca e sperimentazione sono temi importanti per la vostra Azienda. State investendo molto nell’agricoltura di precisione per gestire in maniera ancora più attenta ed efficace i vostri vigneti.

Proprio con questo scopo, nel tempo JP Droni vi ha fornito delle mappe di gestione dei vigneti, come le mappe del contenuto di clorofilla e quelle per la concimazione differenziata.

Prima di scendere nel dettaglio le vorrei chiedere: da dove nasce la necessità di investire nelle analisi da drone e nell’agricoltura 4.0 più in generale e quanto è importante per un’azienda come la Ricasoli 1141?

“Diversi anni fa abbiamo avviato una ricerca di zonazione viticola che per noi si è rivelata fondamentale. Probabilmente siamo una delle prime aziende ad aver sviluppato e realizzato un progetto del genere. Lo studio di zonazione ci ha permesso di prendere consapevolezza della nostra diversità, che è ovviamente impossibile da gestire ad occhio, e ha palesato la necessità di essere ancora più precisi nella gestione agronomica dei vigneti. E’ proprio qui che è entrata in gioco l’agricoltura di precisione.

Pensi che oggi sui 240 ettari di vigneto abbiamo circa 19 tipi di suoli diversi, altitudini dai 220 ai 500 metri, esposizioni delle più varie e soprattutto un suolo che cambia parcella per parcella. Questi suoli hanno anche un contenuto di sostanza organica diverso l’uno dall’altro, di conseguenza l’impatto sulla pianta è variabile.

Le mappe di vigoria e le altre più dettagliate di cui parlava, ci permettono oggi di gestire in modo differente, “a rateo variabile”, le concimazioni. Il nostro obiettivo è quello di ottenere un’uniformità di vigoria nelle singole parcelle che permetterà poi di avere anche un’uniformità nella maturazione delle uve.

Questa è una delle innovazioni che mettiamo in atto quotidianamente. Parlando di 4.0 infatti, utilizziamo anche i modelli DSS (Decision Support System) elaborati a partire dai dati raccolti dalle stazioni meteo da un centro di ricerca, che ci permettono ad esempio di fare previsioni sugli attacchi di malattie fulgine.”

È chiaro quindi che con l’agricoltura 4.0 si cerca di raggiungere un’automazione, una facilitazione del lavoro e una maggiore attenzione e precisione nella gestione del campo. Per voi abbiamo realizzato diverse mappe per un totale di oltre 80ha.

Come vi sono state utili?

“Le mappe di gestione per la concimazione differenziata sono state fondamentali per una applicazione del concime automatica, precisa e verificata. Negli ultimi anni abbiamo investito nell’acquistato di trattori smart dotati di GPS sui quali è possibile caricare le mappe che JP Droni ha realizzato per noi. Potendo distribuire il concime in modo rateizzato tra le zone che più ne avevano bisogno e, dall’altra parte, evitare di concimare le zone dove non era necessario, abbiamo riscontrato delle economie importanti.

Guardando il bilancio finale, possiamo dire oggi che questa attività ci ha permesso di fare dell’economia.”

Mappa del contenuto di clorofilla
Mappa della concimazione differenziata

Che vantaggi avete ottenuto nel tempo?

“E’ un po’ “presto” per vedere l’effetto degli interventi sui vigneti. Infatti noi facciamo concimazione organica e la matrice organica ha bisogno di tempo prima di manifestare il suo effetto sul suolo. Non nascondo però di aver già affrontato il tema della concimazione a rateo variabile diversi anni fa.
Avevamo avviato delle sperimentazioni sui nostri vigneti che sappiamo avere una variabilità di matrice importante. Dopo aver visto i risultati della sperimentazione e i suoi effetti, abbiamo iniziato a cercare lo strumento per superare questi problemi. Oggi con la precisione delle mappe di vigoria che abbiamo ricevuto da JP Droni e con la loro applicazione tramite macchine intelligenti collegate
al trattore con protocollo ISOBUS, possiamo gestire in modo molto più preciso la vigoria del vigneto.

Per avere dei risultati definitivi dobbiamo aspettare, ma è solo il tempo fisiologico della vigna e del vigneto. È come quando produciamo un vino: prima di dire che è molto buono dobbiamo aspettare che abbia completato il suo affinamento, che sia pronto e poi ci esprimiamo, anche se sappiamo a monte che sarà un prodotto di qualità. Lo stesso vale anche per il lavoro che stiamo facendo sui vigneti con le concimazioni a rateo variabile.”

La stagione estiva appena trascorsa è stata caratterizzata da una forte siccità. Riguardo a questo mi piacerebbe capire se le nostre mappe vi hanno aiutato a prevedere le zone del vigneto che avrebbero potuto avere più problemi.

“Assolutamente sì. Vale molto anche la nostra esperienza in vigneto, però le mappe ci hanno fornito dei dati molto più precisi. Faccio un esempio.

Una delle tecniche adottate quest’anno è stata la gestione del verde. Avendo un’azienda molto grande, cerchiamo di meccanizzare le azioni. In alcune zone la mappa rivelava uno stress maggiore delle piante. La cimatura del verde non è stata quindi eseguita con le macchine ma in modo manuale con un intervento che, volgarmente, viene chiamato “accapannamento”. I tralci non sono stati cimati, le parti apicali invece sono state avvolte (da qui il termine “accapannati”) nell’ultimo filo della cortina riducendo così lo stress della pianta. Abbiamo anche ridotto la crescita delle femminelle. Un altro intervento a vantaggio della pianta che non si è dovuta stressare a produrre foglie e femminelle. Le piante hanno quindi resistito meglio al grande caldo e alla grande siccità che abbiamo sopportato questa estate.”

Per concludere le chiedo, questa volta in qualità di agronomo: cosa del nostro servizio l’ha colpita maggiormente e come si immagina questa attività tra qualche anno?

“Mi ha colpito la precisione e l’efficienza dell’Azienda e del personale che ha eseguito il servizio. L’obiettivo prossimo è mappare tutti i 240 ettari per poi ripartire da zero con la mappatura. Infatti sarà necessario ripetere ciclicamente i voli per fare un controllo a posteriori sugli interventi che abbiamo realizzato grazie alle mappe.”

Qui maggiori informazioni sull’azienda vitivinicola Ricasoli 1141.